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La Corea del Sud deve essere considerata una delle maggiori storie di successo economico nel mondo.

Le giovani generazioni hanno sviluppato una mentalità globale e vogliono comprare sempre più marchi internazionali. Il “Made in Italy” – come ovunque nel mondo - è diventato sinonimo di qualità, design, innovazione.

Di conseguenza ci sono chiare dinamiche nello scenario del mercato Coreano per i prodotti presentati in precedenza:

1. Crescete importanza di tutti i «Marchi» italiani, non solo dei “grandi nomi” del lusso
2. La Corea sta diventando un mercato chiave per la Moda italiana, e sarà un mercato in costante crescita nei prossimi anni
3. Per effetto dei prezzi medi e delle caratteristiche della distribuzione, la Corea del Sud ha alti livelli di profittabilità per gli esportatori italiani

L’Italia si colloca al 21mo posto nel mondo per export verso la Corea, e rappresenta il 5° fornitore europeo, con una quota del 9,9%. Se consideriamo solamente le PMI Italiane, I prodotti esportati di maggior successo sono scarpe, pelletteria ed abbigliamento, con una quota del 65% dell’export totale.

A Seoul nelle vetrine dei negozi non si vedono solo i capi dei più famosi «Brand» del lusso.

Ci sono molti più prodotti Italiani: caffè, vino, aceto balsamico, accessori di design e capi in pelle per nominarne alcuni. La Corea del Sud ha una vera passione per qualunque cosa provenga dall’Italia.

La Corea del Sud è ai vertici delle classifiche mondiali per quanto riguarda la sicurezza personale e sul lavoro, la facilità di fare business, la cura della salute ed ha inoltre una delle più alte aspettative di vita.

Il “Made in Italy” è molto apprezzato dai consumatori Coreani che, forti di una capacità di spesa tra le più alte al mondo (40K euro annui) continueranno a comprare prodotti Italiani